30 agosto 2010

Squarci




Rinascita


Non squarci, ma energia pura.
Vitale.
Così tu, in me,
connessione mancante.

E la mia anima fluisce,
ora dolce, ora impetuosa,
non più costretta a lottare con se stessa.
Annientandosi.


Susanna 30.08.2010

7. Haiku





Susanna  30.08.2010

28 agosto 2010

Grillo Parlante







Eventi indicano.
Attenti osservatori colgono
ciò che distratti lasciano.
Colpevole incuranza, la mia.



Susanna 28.08.2010

26 agosto 2010

Hansel & Gretel





Perduta nella vita, 
cerco la scia.
Sassolini bianchi
che mi indichino la strada.


Susanna 26.08.2010


5. Haiku




Come falena
Biancaneve nel mondo
scivolo e cado

Susanna 26.08.2010

18 agosto 2010

Un Desiderio

La vita prende
la vita dà
Non sempre
con equità o diritto

Non pretendo
non esigo
non batto i piedi

Io Desidero
Semplicemente.




Susanna18.08.2010

16 agosto 2010

Sono io






Io scrivo e sono felice.

E' la necessità di esternare ciò che sento dentro l’anima che, lacerata, lascia uscire parte di sé.  Sintetizzo il possibile cercando di non perdere il senso delle cose o tralasciare sfumature importanti. Guardo il mio oggi, cogliendo luci, colori, suoni, emozioni.

Stamattina, quando il sole non era ancora sorto, il paesaggio aveva un sapore particolare. Mi sono fermata e ho goduto del mondo così com'era: bello, magico, carico di quella vitalità che al momento era nascosta allo sguardo ma che io sapevo c'era.

Io scrivo. E sono felice.

Scoiattolo





Susanna 16.08.2010

13 agosto 2010

Il bambino di gesso


Anno 1965.
Susi Baby aveva tre anni. Estate, un bel sole, caldo, un giardino davvero unico, ma... era vestita a festa. Non poteva giocare, non poteva sporcarsi, doveva sorridere per le foto. I capelli le tiravano: quei codini, con il fiocco che non si decideva mai a stare in posa, con sotto gli elastici di caucciù per tenerli ben fermi (all'epoca non c'erano quelli rivestiti, come oggi) l'avevano quasi fatta piangere di dolore. Quasi. Perchè Susi Baby non piangeva.
Mai...
Le bimbe grandi, le signorine, non piangono...


Susanna 03.06.2010



Il bambino di gesso

Testo di Gianni Rodari - Musica di Sergio Endrigo e Bacalov


Sta fermo! Sta zitto! Non metter i gomiti sulla tavola! Non essere distratto!
Guarda dove metti piedi! Sta attento a non rovesciare l’acqua!
E non lasciar cadere la penna! E non perdere i pastelli! Non giocare in cortile!
Non correre sulle scale! Non fischiare! Non sbattere le porte!
Non strusciare le scarpe! Non prendere a calci i sassi!
Sta buono, perché la mamma ha il mal di testa, perché la maestra ha il mal di testa,
perché la zia ha il mal di testa, perché la portiera ha il mal di testa...


Non correva, non saltava
Pantaloni non strappava
Non diceva parolacce
Non faceva le boccacce
Non sporcava i pavimenti
Si lavava sempre i denti
Non strillava, non rideva
I bottoni non perdeva
Senza macchie sui guantini
Senza buchi nei calzini
Era proprio un bambino di gesso
Respirava se aveva il permesso
Stava dove l’avevano messo
Come un bravo bambino di gesso
Che non risponde e non dice mai di "no"

Ora grande è diventato
Ma non è molto cambiato:
Compitissimo, prudente
Ossequioso, diligente
Dice "grazie" al superiore
Dice sempre "Sì, signore"
Se gli danno sulla testa
Dice grazie e non protesta
Passa il giorno a fare inchini
Non ha buchi nei calzini


Ora è proprio un brav’uomo di gesso
Che respira se ottiene il permesso
E rimane dov’è stato messo
Come un bravo brav’uomo di gesso
Che non discute e non dice mai di "no".

12 agosto 2010

Fedeltà & Fiducia

    La fedeltà è una parola che può avere più di un significato. Un vocabolario che ho consultato on-line ne evidenzia due: 1 – precisione, esattezza, 2 - l’essere fedele.
   Nella prima accezione del termine, la fedeltà si riferisce a qualcosa (es. la riproduzione di quel quadro è fedele all’originale) quindi, dal mio punto di vista, ha un significato sostanzialmente positivo, ma si può dire altrettanto quando si parla di fedeltà come “l’essere fedele”?
   Si può essere fedeli a un’idea o a una persona. La fedeltà, quando è assoluta, ci fa sentire come appartenenti all’ideale a cui ci siamo votati (e a cui siamo fedeli) o alla persona amata.
   Io, oggi, mi voglio soffermare su quest’ultimo significato.: fedeltà alla persona amata. Perché essere fedeli vuol dire anche amare. O no?

5 agosto 2010

L'oggetto del desiderio

   Ne ho una voglia pazzesca.  Sono proprio un animale, lo so, ma quando mi capita non riesco a pensare ad altro. In fondo, non credo sia una cosa così anormale.  Abito nei quartieri alti, con una famiglia in vista, sempre molto attenta all’etichetta. Sono costretta a defilarmi di nascosto, alla ricerca di qualcosa che mi possa appagare: loro non approverebbero.
   Sto vagando per la città, presa dalla bramosia. Poi una folgorazione: mi dirigo verso il parco. Sicuramente in quel posto, molto frequentato, potrò trovare ciò che cerco.  Qualcosa attira la mia attenzione. Dietro ad un cespuglio, nascosto dalla visuale, c’è qualcosa.  Mi avvicino con circospezione.
   E’ lui, un bell’esemplare maschile, con uno sguardo profondo come la notte. Appena mi vede, cerca di nascondere alla mia visuale qualcosa. Il mio sguardo dichiara senza possibili dubbi ciò che vorrei, ma non sembra intenzionato ad accontentarmi.
   Lo so, è una cosa sua.
   Mi basterebbe potermi avvicinare ed inebriarmi con quel suo profumo tutto particolare. Forse non resisterei all’istinto di tirare fuori la lingua per gustarne il sapore. Una cosa unica e ogni volta diversa.
   Lui mi guarda.
   La mia espressione si addolcisce, mentre gli indirizzo un’occhiata maliziosa. Ma è titubante. Io chiedo solo d’essere partecipe del suo godimento, per poco, qualche istante, ben sapendo che è una cosa sua, che non mi appartiene. Mi muovo adagio verso di lui. Istintivamente si irrigidisce. Ma solo per un attimo. Poi, con uno sguardo dolcissimo, mi lascia fare.

3 agosto 2010

Io, nel mondo.


Nel mondo di mezzo,
tra vita reale e fantasia.
Qui sono io.

Un insieme
di anima ed emozioni
indissolubili.

Senza né spazio né tempo.
Nel mondo di mezzo.

 
Susanna 23.03.62

2 agosto 2010

Misantropia


Gelo estivo che stordisce
ricamando
come incantata favola.


Freddo mi attanaglia
Cuore e anima faticano.
A vivere?

Chiudo le finestre,
sbarro il portone
Misantropia , la mia compagnia...


Susanna 02.08.2010

1 agosto 2010

Il giorno

...c'è chi ama la notte perchè rifugge il giorno. La notte è il momento magico quello dei sogni, delle emozioni proibite, della penombra che ci aiuta a offuscare il nostro vero Io. E' il momento che ci permette di essere ciò che vorremmo, ciò che in realtà non siamo, perchè di notte (si sa...) tutto è permesso e le regole sono diverse.



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