12 agosto 2010

Fedeltà & Fiducia

    La fedeltà è una parola che può avere più di un significato. Un vocabolario che ho consultato on-line ne evidenzia due: 1 – precisione, esattezza, 2 - l’essere fedele.
   Nella prima accezione del termine, la fedeltà si riferisce a qualcosa (es. la riproduzione di quel quadro è fedele all’originale) quindi, dal mio punto di vista, ha un significato sostanzialmente positivo, ma si può dire altrettanto quando si parla di fedeltà come “l’essere fedele”?
   Si può essere fedeli a un’idea o a una persona. La fedeltà, quando è assoluta, ci fa sentire come appartenenti all’ideale a cui ci siamo votati (e a cui siamo fedeli) o alla persona amata.
   Io, oggi, mi voglio soffermare su quest’ultimo significato.: fedeltà alla persona amata. Perché essere fedeli vuol dire anche amare. O no?
   È un dubbio che spesso mi tormenta: si può essere fedeli senza amare e amare senza essere fedeli? Amore e fedeltà devono per forza andare a braccetto? Istintivamente rifuggo i luoghi comuni, ma cerco di capire come la vita può fare o disfare le convinzioni di ognuno di noi.
   Quando mi sono sposata l’ho fatto con consapevolezza e gioia, ma solo poche ore dopo la cerimonia, guardavo quell’anello al dito non riuscendo a scorgere un oggetto di gran design, creato appositamente per me e mio marito da un maestro orafo di Vicenza. Quel simbolo si stava trasformando, con una velocità surreale, in un peso per me insostenibile. Per sentirmi una moglie dovevo per forza indossare (e ostentare) quel simbolo? Ho deciso che, per me, la risposta era No.
   L’amore non era messo in dubbio, lo status di sposata nemmeno, ma doveva essere una Mia consapevolezza, un sentimento privato, non una pubblica dimostrazione. E così è tutt’ora.
   Quando si è intimamente convinti, amore e fedeltà diventano una cosa sola perché non c’è motivo che divergano, ma può succedere di essere talmente coinvolti da rischiare, talvolta, che la ragione venga offuscata a favore dell’ideale spingendoci a non distinguere realtà da fantasia.
   Io lo amo e sono fedele e per lui è altrettanto. Questa è una affermazione presumibilmente realistica ma non necessariamente reale. Per dargli forza sarebbero necessarie prove, testimonianze, fatti, oppure è sufficiente avere fiducia?
   Cos’è la fiducia? È qualcosa di così importante da andare oltre a tutto? È sufficiente avere fiducia in qualcuno per non aver bisogno di altro per amare ed essere fedele? Per me sì.
   La fiducia fa da collante tra le persone e le situazioni, rendendo possibili emozioni e sentimenti razionalmente impensabili. La fiducia non è cieca, non può esserlo, non vive di vita propria, ma va alimentata costantemente. Si nutre di conferme, non di parole. I fatti, i gesti, i cenni, anche i semplici ammiccamenti sono in grado di rafforzare la fiducia tra le persone, ma, se mal gestite, possono anche minarla.
   Quando si perde la fiducia, tutto crolla. Se il collante non c’è più a tenere saldo un rapporto, stranamente la ragione, la realtà, i fatti non sono più in grado di dare quella serenità che è necessaria per continuare ad essere fedeli.
   Quindi, per me, la fiducia e la fedeltà non possono esistere l’una senza l’altra. L’amore, invece, non necessariamente deve entrare a far parte di questo binomio.
   Si può amare qualcuno senza essere fedeli e si può essere fedeli, ma senza amore.
   Senza fiducia, però, non si va da nessuna parte.
  Per me.


Susanna 05.05.2010

4 commenti:

Tomaso ha detto...

Buona serata cara Kimmi, potrei dire buona notte,
è cosi tardi ma io voglio dire due parole sulla fedeltà! questa parola è vero ha molti significati, tu lo hai chiaramente descritto.
Io penso che senza dedeltà e sincerità non si va molto l'ontano, dunque per me una persona deve essere fedele e sincera...
Ora ti do la buona notte cara amica del cuore,
Tomaso

Unknown ha detto...

Quanto, io vecchio maschio, ne sono d’accordo!

La fiducia che tu dici - la stima, la non necessità che il pensiero t’aiuti a far conti quando d’un’altra persona senti misterioso il bisogno e l’ami grato che essa da te si faccia amare - ecco il mastice che dev’essere reciproco, altrimenti l’uno intero che tu credi si fa di due metà delle quali una soffre; ed allora intristisce: e anche secca e si stacca muto come una foglia dolorosa e morta.

Assieme a questo accosto nella mente l’amicizia che all’amore somiglia tanto, perché anche l’amico o l’amica non è che li possiedi: sei loro grato che ti regalino d’esser loro amico.

Fedeltà - che nell’amore concede tu ti possa invaghire d’altra persona e poi ritorni da dove mai ti sei davvero allontanato nella tua passeggiata distratta e precisa di vita, curiosa e che cerca magari altro amore - io penso invece che nell’amicizia sia indispensabile; perché l’amicizia io credo sia come un’alleanza precisa tra gente che somiglia e cerca assieme precisa e le sue regole - non come l’amore che è un mistero solo da scoprire in due, possibilmente, mentre il cercarne e trovarne d’altro fa parte del gioco - e che, se manca, porta via con sé anche la fiducia e diventa tradimento.
E tutto muore, non c’è più: solo il dolore che ci sia stata e ora un niente.
Perché penso che fedeltà nell’amicizia voglia dire essere solidale in caso di bisogno e dividersi quello che è trovato.
E pensa: una buona amicizia può diventare amore, e un amore trasformarsi in amicizia.

Adesso sono io che ti sono grato per lo spunto di riflessione che mi hai dato e il piacere di dirtelo.

Susanna ha detto...

@Tommaso: mi lusinga averti come fedele (e attento!) lettore. Un abbraccio

Susanna ha detto...

@Tentare Nuoce:
Amicizia & Amore: un altro argomento molto "in voga", che un tempo ho voluto trattare ma che adesso non mi sento nemmeno di sfiorare.
Delusa.
Da questa e quello.

Grazie per la tua attenzione, e per le gocce di sapienza che mi doni. Abbeverano un assetato!

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